Novità da Crosne (Francia)

Cari amici, ci ha scritto Daniel Robin, presidente del Comitato gemellaggi di Crosne per comunicare le sue dimissioni dal ruolo ricoperto.

Non possiamo che esprimere tutta la nostra amicizia, comprensione e ringraziamento a Daniel per il lavoro fatto in questi lunghi anni e a sua moglie Mirelle per averlo sempre supportato in questo compito. Ci auguriamo che il suo successore possa fare bene come lui. UN ABBRACCIO, Daniel. Pietro Commisso (Presidente Comitato Gemellaggi)

Di seguito, un estratto della sua lettera:

Cari Presidenti, cari Presidenti, cari amici delle città gemellate e amici di Crosne,

Nel 2003, sono stato contattato dal sindaco Alain Girard e Marylène Laug, vicesindaco, per presiedere il Comitato per i gemellaggi per 1 o 2 anni. È stato con grande piacere che ho esteso “questa risoluzione dei problemi” grazie a un intero team di volontari efficienti.

Gli ultimi anni sono trascorsi molto velocemente, quindi dopo 21 anni nel Board del Comitato Gemellaggio (3 come tesoriere e poi 18 come presidente), ho deciso di non rappresentarmi. In tutti questi anni, anche se ho fatto del mio meglio, non tutto è stato perfetto. Lascio al mio successore il compito di scrivere un nuovo capitolo nella storia del gemellaggio Crosne.

Ringrazio tutti i membri del Consiglio Direttivo e tutte le persone che mi hanno accompagnato e sono state sempre coinvolte nella buona organizzazione degli eventi a Crosne o fuori, alcuni purtroppo sono morti. Grazie a tutti questi membri.

Cari Presidenti, non dimenticherò mai questi 20 anni trascorsi con tutti voi, non dimenticherò tutti questi incontri amichevoli in cui ci siamo scambiati in tutta Europa. Non dimenticherò tutti questi incontri ed eventi per costruire insieme un’Europa dei cittadini. Come ha detto giustamente Michel Berson: dobbiamo “Lavorare insieme, vivere insieme e fare insieme“.

Cari amici, vi porgo i miei migliori saluti, abbi cura di voi ea presto perché non lascerò il comitato di gemellaggio. Invia i miei saluti più sinceri a tutti i tuoi membri.

Daniel ROBIN, Presidente Onorario (titolo conferito dal Consiglio di Amministrazione il 16 giugno)

Festa d’Europa 2021


Relazione introduttiva del Prof. Vincenzo Frascà 

(membro Direttivo Comitato Gemellaggi)

 

 

Buongiorno a tutti e buona festa dell’Europa.

Vorrei iniziare questo mio breve intervento ringraziando il presidente dell’associazione Roccella –Europa per i gemellaggi, Pietro Commisso  che, con la collaborazione del Direttivo, ha fortemente voluto dare un contributo, seppur virtuale, viste le difficoltà contingenti, alla realizzazione di questa giornata.  Ringrazio, altresì,  il sindaco dott. Vittorio Zito e l’assessora avv. Bruna Falcone  per la sensibilità e la disponibilità dimostrate.

 Rivolgo quindi  un affettuoso saluto ai nostri amici di Arco (TN),  con i quali siamo gemellati, di Beloil (Belgio), Bogen ( Germania) Crosne (Francia), Maybole  (Scozia) Ozimek (Polonia) Rymarov (Repubblica Ceca) e Schotten (Germania) che spero ci stiano ascoltando e con i quali, non appena la situazione della pandemia ce lo consentirà, riprenderemo a svolgere tutte le attività di collaborazione e di incontro che hanno caratterizzato gli scorsi anni, compresa la realizzazione  dei Tour, così apprezzate da tutti i soci delle varie associazioni.

 E veniamo alla festa dell’Europa per la quale oggi siamo qui, festa che, come tutti sappiamo, ricorda la storica dichiarazione di Schuman del 9 maggio 1950 che rovesciava la logica delle affermazioni degli Stati nazionali e apriva le porte all’avvio dell’integrazione e della convivenza pacifica del continente europeo. Non dimentichiamo, infatti, che, come mai in passato, abbiamo avuto oltre 70 anni di pace.

Questa festa assume oggi   una valenza particolare perché mai come in questo periodo sono stati messi concretamente in atto i principi su cui si fonda l’unione europea, principi di solidarietà e collaborazione, che, ci auguriamo, permetteranno  al nostro e agli altri paesi europei di superare questo periodo di difficoltà, di crisi sanitaria, economica e sociale dovuto non solo al coronavirus (che però ci ha reso “nelle diversità uguali” come recita uno dei principi dell’UE, tutti con la mascherina) ma anche agli errori commessi nel recente passato. Ci si è resi conto che nessuno si salva da solo, ma che bisogna trovare soluzioni a problemi comuni.

L’Europa può avere un futuro ad una sola condizione: i Paesi dell’unione non devono coltivare i propri interessi nazionali e questa pandemia ci ha insegnato che occorre cooperare  dimostrandosi capaci di solidarietà e di un’azione d’insieme europeo.

Non era affatto scontato che si giungesse al risultato del Recovery Plan sul quale tante aspettative e tante speranze vengono riposte.

Basti pensare all’Europa di poche anni fa nella quale gli egoismi dei paesi più forti economicamente hanno prevalso su quelli più deboli, vedi la Grecia e,  in parte, anche l’Italia.

Il 9 maggio dovrebbe essere un giorno festivo per tutti i cittadini europei che serva da celebrazione congiunta della nostra unione, facendo si che ogni Paese membro possa commemorare questa giornata, la sua storia che è anche la nostra, e considerare una fortuna  essere europeo.

Come dice Konrad Adenaur “l’unità europea era un sogno di pochi, è diventata poi una speranza per molti, oggi è una necessità per tutti”.

Unità e solidarietà tra i popoli non possono essere solo un principio ma c’è bisogno di un’azione comune che impegni i vari governi nazionali a far sì che esso si traduca in azioni utili e determinanti.

Solo quando riusciremo a permettere a diverse situazioni e modi di vita di coesistere e rispettarsi reciprocamente, quando i nostri interessi si intrecceranno con quelli di altri paesi formando una catena in cui nessun anello è indipendente dall’altro, si arriverà ad una patria comune in cui francesi, tedeschi, spagnoli, italiani etc. saranno concittadini con obiettivi comuni.

 Per finire mi rivolgo ai giovani e agli studenti che sono in ascolto.

Molte sono ancora le lotte da affrontare per una giusta distribuzione delle risorse e un ambiente naturale più sano e l’iter per realizzare una piena affermazione dei diritti umani, senza pregiudizi e disparità è ancora molto lungo e difficile.  Sarà compito delle future generazioni farsene carico.

 Grazie e ancora buona giornata dell’Europa.

Festa d’Europa

L’Associazione “Roccella J/Europa per i gemellaggi”, con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roccella jonica, organizza per il giorno sabato 08 maggio 2021  ore 9.45  la giornata dedicata alla “Festa D’Europa”.

Data l’impossibilità di tenere convegni o mostre con pubblico dal vivo, e con la forte volontà di una possibile ripresa delle attività della nostra Associazione, il Comitato Direttivo ha deciso di organizzare la giornata della “Festa d’Europa”, ispirata dalla famosa dichiarazione Schuman, rilasciata dall’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman il 9 maggio 1950, con cui proponeva la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio, i cui membri avrebbero messo in comune le produzioni di carbone e acciaio.

Stante le restrizioni dovute alla pandemia, si è deciso di organizzare la manifestazione che potrà essere seguita attraverso il canale Facebook dell’Associazione all’indirizzo: https://www.facebook.com/roccellagemellaggi/live/  dalle ore 9.45 .

Dopo l’introduzione del Presidente dell’Ass., Pietro Commisso, interverranno l’Assessora Bruna Falcone, il Prof. Enzo Frascà e la Dirigente scolastica dell’ IIS “P. Mazzone” di Roccella J. Dott.ssa Rosita Fiorenza.

In collegamento audio-video, ci saranno gli interventi di Elke Hausler, Presidente del comitato gemellaggi di Bogen (Germania) e il sindaco di ARCO (TN), cittadina gemellata con Roccella, Dott. Alessandro Betta.

Le conclusioni della giornata saranno tratte dal sindaco di Roccella Jonica, Dott. Vittorio Zito.