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Arco-Roccella Jonica: grande festa per il 10° compleanno

di Venerdì, 20 Ottobre 2017

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Una grande festa, autentica e sentita, con tanto di torta e candeline, e un applauditissimo concerto del coro Castel, ha accompagnato lo scorso fine settimana a Roccella Jonica la celebrazione del 10° anniversario del gemellaggio con Arco, presenti per la città trentina più di cento persone, oltre a una rappresentanza delle due altre città gemellate, Schotten (dal 1960) e Bogen (dal 1991), entrambe tedesche, e di tre delle quattro «citta amiche»: Beloeil (Belgio), Crosne (Francia) e Rymarov (Repubblica Ceca), assente Maybole (Scozia).

Per l’Amministrazione comunale c’era l’assessora Silvia Girelli, il comitato Arco Obiettivo Europa era guidato dal presidente Linò Rosà, ospite d’onore il coro Castel della sezione Sat di Arco, presenti anche il capogruppo degli Alpini Carlo Zanoni e Ruggero Morandi, assessore alla cultura nel 2007, al tempo della stipula del gemellaggio con la cittadina calabrese.

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Il gemellaggio con Roccella Jonica (una anomalia, in quanto tra due città dello stesso Stato) è nato da un’idea di monsignor Giancarlo Maria Bregantini, oggi arcivescovo di Campobasso-Bojano, all’epoca a Locri-Gerace, celebre per le iniziative di lotta alla ‘ndrangheta e di concreto sostegno all’economia della Locride, il quale nel 2005 partecipò ad un convegno di «Arco Confronti». Fu in quell’occasione che si ipotizzò di avviare rapporti più intensi tra il Trentino e la Calabria, anche per sostenerne lo sviluppo, con la scelta che cadde, anche in questo caso su consiglio di monsignor Bregantini, su Roccella Jonica. Dopo una serie di contatti e le rispettive visite, il gemellaggio fu infine perfezionato nel 2007, ad Arco, il 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica.

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La due giorni di festa è iniziata nella mattina di sabato con la visita al castello dei Carafa, recentemente restaurato, che similmente a quello di Arco domina dall’alto la città. Dopo il pranzo-buffet al porto delle Grazie, in serata il concerto del coro Castel diretto da Michele Brescia, all’ex convento dei Minimi, al quale il pubblico calabrese ha tributato un successo straordinario, con una interminabile standing ovation. Domenica di buon’ora la visita ai luoghi d’interesse della città in forma di fitwalking (camminata veloce) e in tarda mattinata la Messa nella chiesa Matrice, ancora con un applauditissimo coro Castel, cui ha fatto seguito il pranzo-buffet all’oratorio. La cerimonia ufficiale si è tenuta nella chiesa sconsacrata del castello dei Carafa a partire dalle 16, con la delegazione locale in costume tradizionale e oltre 200 presenti: dapprima i discorsi delle autorità, tenuti dall’assessora Girelli e dal presidente Rosa, mentre per Roccella Jonica hanno parlato il sindaco Giuseppe Certomà, l’assessora alla cultura Bruna Falcone e il presidente dell’associazione «Roccella Jonica – Europa per i gemellaggi» Pietro Commisso; quindi la firma del rinnovo del gemellaggio, da parte dell’assessora Girelli e del sindaco Certomà, e lo scambio degli omaggi. Quindi il saluto dei rappresentanti delle città gemellate con Arco, Bogen e Schotten, e delle città amiche, Beloeil, Crosne e Rymarov. La cerimonia è proseguita con il un gemellaggio musicale: il coro Castel ha eseguito «Amici miei» e «La montanara», mentre Manuela Cricelli, nota cantante di Roccella Jonica, il brano «Trenta carrini».

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«È stata un’esperienza bellissima – dice l’assessora Girelli – in cui davvero c’è stato uno scambio reciproco. Prima di tutto culturale e affettivo, con un’accoglienza calorosa e l’evidenza che già si sono stabiliti dei rapporti importanti e profondi. Quello che ci insegna questo gemellaggio è un pensiero di apertura e di accoglienza: Roccella Jonica ha costruito, pagandoselo, un centro di accoglienza in cui ospita numerosi profughi. Un esempio davvero significativo, di questi tempi. Ma c’è stata anche una contaminazione di buone pratiche: basti pensare che loro, a suo tempo colpiti dalla pulizia che vedevano ad Arco, in questi dieci anni hanno fatto passi da gigante e oggi fanno la differenziata, unico Comune della zona, arrivando a superare il 70%. Stesso discorso per le ciclabili, che nel 2007 non avevano proprio e ora stanno crescendo. Qualche elemento da copiare l’abbiamo visto anche noi e ci lavoreremo, intanto abbiamo buttato lì un’idea: loro fanno una fitwalking di beneficenza a cui partecipa sempre un pubblico enorme, l’ipotesi è di farla anche noi, la stessa manifestazione in due sedi».

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«La cosa entusiasmante – dice il presidente Rosà – è che questo gemellaggio così particolare rimane vivo e vivace, in questi anni sono nati tantissimi rapporti d’amicizia e le iniziative che organizziamo sono sempre molto partecipate. Inoltre, sta andando nel verso indicato a suo tempo da monsiglior Bregantini il quale ci diceva: vedrete, anche il Trentino ha da imparare, da noi ci sono molte cose che funzionano meglio, ci sono beni materiali non c’è la ‘ndrangheta, ma da loro c’è un calore umano straordinario».

«Ci capita spesso di avere successo – dice per il coro Castel Paolo Simonetti – ma vedere duecento persone in piedi, emozionate, che non la smettono di applaudire, è stata un’esperienza davvero speciale. Ma tutto è stato così, abbiamo avuto un’accoglienza incredibile».

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